La Storia

La Scuola Media a Maserada esiste da oltre 50 anni, ma non ha sempre avuto la “casa” spaziosa ed accogliente che oggi vediamo. Leggendo i documenti che il sig. Bottani ha rispolverato per noi dall’archivio comunale, abbiamo ricostruito il percorso lungo e faticoso che la comunità di Maserada ha dovuto fare per poter costruire la nostra bella scuola.
Fin dal 1961 il Comune di Maserada chiede con entusiasmo al Ministero della P.I. l’istituzione della scuola media e il finanziamento necessario per costruire un edificio adatto. Intanto le prime classi vengono ospitate nell’ex Asilo infantile, un vecchio immobile che si trova a fianco del Municipio e che ora è la sede dell’Ufficio Tecnico. Qui si riscaldavano le stanze con delle stufe a legna. Le prime classi di scuola media iniziano a funzionare, ma i soldi non arrivano e nel 1963 il Comune rinnova la richiesta di finanziamento. Intanto le classi aumentano e vengono sistemate anche nelle vecchie scuole elementari, edificio che non esiste più e che sorgeva di fronte al Municipio, nell’area dell’attuale parcheggio. Successivamente per un breve periodo alcune classi si spostarono anche presso la casa Don Romero (’75-’76). Prima c’era la Scuola Media dove si insegnava il latino e la Scuola Secondaria Statale di Avviamento Professionale a tipo Commerciale, poi si è passati nel ’63 alla S.M.U. ovvero alla Scuola Media Unificata.
Non c’era il Tempo Prolungato e nemmeno la mensa, l’Educazione Fisica si svolgeva all’aperto (anche d’inverno), o nei corridoi (in caso di maltempo) e durante l’ora di Applicazioni Tecniche (oggi Educazione Tecnica), i maschi svolgevano
lavori con la sega, la lima, costruivano oggetti in legno come modellini d’aerei, bussole, chitarre e mandolini mentre le femmine lavoravano a maglia, ricamavano o facevano tappeti all’uncinetto. Per telefonare c’era un apparecchio a muro con
manovella. Rispondeva l’operatrice che metteva in comunicazione con chi si desiderava. Non c’era calcolatrice, ne esisteva una solo in Municipio dove si andava per controllare i conti; c’era a disposizione una sola macchina da scrivere. Il Comune interveniva a favore delle famiglie bisognose con un contributo. Nel 1975-76, approvato il progetto per la costruzione della nuova scuola media, viene richiesto ed ottenuto il finanziamento dalla Regione Veneto. La prima pietra viene posta nel 1977 e la nuova scuola viene finalmente inaugurata nel 1981. La vecchia scuola elementare viene poi demolita nel 1982.

Seguendo il corso del Piave a sud-est di Maserada si incontra Candelù, terra anticamente coperta di canne palustri, cannulutu, appunto, o cane de ludo, ricca di acque sorgive, di paludi fangose, con i relativi canali di drenaggio verso la Piavesella ed il Piave.
La nostra Scuola Primaria “C. Collodi” è situata al centro del paese affianco alla chiesa dei SS. Filippo e Giacomo. È una struttura molto attrezzata e oggetto di lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico nell’anno 2022, ponendosi alla pari delle altre strutture scolastiche. La scuola è stata costruita nel 1970 ed ha preso il posto della precedente struttura. L’edifico precedente, ricostruito nel 1919 dopo la guerra, era ormai pericolante. I soffitti erano
rinforzati con grosse travi di legno. In ogni aula era presente una stufa di terracotta e, a turno, un alunno aveva il compito di prelevare i rifornimenti dalla legnaia. Le grandi aule ospitavano su due piani le cinque classi elementari che erano alle volte formate da più di quaranta alunni.
Se non c’era posto nelle aule nessun problema, alcune classi partecipavano alle lezioni il pomeriggio. I nonni raccontano che due stanze al piano di sopra
sono state anche la dimora per gli insegnanti!

Da allora ne è passato di tempo ed oggi abbiamo delle aule molto confortevoli, un grande salone, la palestra, la mensa e l’aula di informatica.

La nostra Scuola è intitolata a Carlo Collodi, scrittore e giornalista italiano vissuto nell’800 che è divenuto celebre come autore del romanzo “Le avventure
di Pinocchio. Storia di un burattino” più noto semplicemente come Pinocchio. Il nostro bellissimo salone riporta sulle pareti i disegni raffiguranti gli episodi ed i personaggi della storia del burattino. Pinocchio ci saluta all’ingresso della scuola ogni mattino.

L’origine del nome del borgo di Varago alcuni lo fanno risalire al fatto che corrispondeva al podere (acus) del soldato-contadino romano Varius da cui Varius-
acus, altri lo farebbero risalire alla ricchezza delle acque, variae-aquae, in questa terra ricca anche di boschi.
La nostra Scuola Primaria è molto bella e moderna ed è intitolata al Maestro Marcello Del Monaco, docente e compositore italiano che ebbe numerosi allievi
divenuti famosi nel mondo della lirica. Lo sapevate che a Varago la Scuola Elementare in passato ebbe diverse sedi? Partiamo dalla fine dell’800 dove una sola capiente aula dotata di camino era ospitata nel Palazzo Schioppalalba e la frequentavano solo i maschi.
Durante la prima guerra mondiale le famiglie di Varago erano disperse ed i pochi bambini residenti frequentavano la scuola in un edificio del ’600 che ora non esiste più e che era ubicato dove oggi si trova il Centro Sociale; i loro maestri erano i militari di stanza a Varago che si prestavano ad insegnare in cambio di vettovaglie. Dopo la guerra nella stessa posizione un edificio popolare ospitava quattro aule; non esisteva la bidella e le maestre si occupavano di tutto.
Finalmente una vera Scuola Elementare venne quindi costruita nell’edificio che oggi ospita una autofficina di fronte al centro sociale: è la scuola che hanno frequentato i nostri nonni! Vi trovavano posto quattro grandi aule, due al piano di sotto e due di sopra. Il pavimento era costituito da tavole di legno e, per scaldarsi, ogni aula aveva la sua stufa in terracotta; la bidella al mattino procurava la legna. Tramite un pompa azionata a mano l’acqua raggiungeva il serbatoio nella soffitta e da qui arrivava ai servizi. All’inizio si frequentava fino alla quarta elementare mentre la quinta (e la sesta!) si trovavano a Maserada. Si narra che durante la seconda guerra mondiale al piano superiore abbiano trovato alloggio sia alcune maestre e sia alcune famiglie di sfollati.

I metodi educativi dell’epoca erano rigidi e severi. Si imparava tanto “a memoria” ed ogni mattina ripasso delle tabelline! I nonni raccontano che per
imparare a contare nei loro astucci di legno, oltre ai pennini e l’inchiostro, portavano i sassolini oppure i legnetti raccolti in “decine” fabbricati con amore dai loro genitori. I bambini avevano tutti il grembiule con il colletto bianco ma il fiocco era azzurro per i maschi e rosa per le femmine. Nelle aule i banchi erano separati in due gruppi di file: quella dei maschi e quella delle femmine. Ma la popolazione scolastica cresceva e quindi nel 1965 venne costruita la nostra attuale sede con inizialmente cinque aule, i servizi, un grande salone e l’appartamento per insegnante o bidella. Da allora vi sono stati diversi ampliamenti fra i quali la palestra e la mensa.

Alla nostra località di Maserada si attribuisce il nome di Macerata, o Maceriata, da cui Maserada, per l’aspetto del territorio tormentato dalle piene e dalle inondazioni del fiume Piave che lasciavano ciottoli ovunque. Qui a fianco il monumento ai caduti di Maserada e delle sue frazioni di Varago e Candelù.
Ma veniamo alla nostra Scuola Primaria che troviamo al centro del paese. È intitolata a Giovanni Agostino Placido Pascoli che è stato un poeta e accademico italiano e una figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento. È moderna ed attrezzata ma sorge una domanda: dove hanno frequentato la Scuola Elementare i nostri genitori ed i nostri nonni? Partiamo da lontano. Il secolo scorso nell’immobile che si trova a fianco del Municipio e che oggi è la sede dell’Ufficio Tecnico, era ospitato l’Asilo Infantile dove insegnavano le suore Dorotee e che si spostò alla fine degli anni ’60 nella sede odierna. Ebbene in
tale edificio sono state ospitate anche le prime classi Elementari ed i nonni raccontano anche di un’aula ricavata dove oggi troviamo l’Ufficio Tributi ovvero
sulla sinistra entrando in Municipio. Per curiosità l’edificio dalla parte opposta del Municipio era quello del “Daziere” e non vi era bene (ad esempio damigiana di vino) che non venisse qui tassato prima di essere venduto!
Una vera Scuola Elementare venne poi costruita nell’area dell’attuale parcheggio di fronte al Municipio. La Scuola era costituita da grandissime aule disposte su due piani scaldate da stufe di terracotta. La legna veniva procurata dai bidelli. Si trovava affianco all’ex ENAL un grande edificio a suo tempo adibito a sala da ballo o cinematografica che conteneva anche un bar. Entrambi questi edifici furono demoliti nel 1982. L’attuale struttura della Scuola Elementare G. Pascoli venne costruita nel 1964 nell’area in cui in precedenza trovava posto la storica “Fiera del Bestiame del Piave” di Maserada, mentre al posto della nostra palestra esisteva il precedente campo sportivo di Maserada adiacente all’ex ENAL. La nuova Scuola Elementare fu necessaria sia perché la popolazione scolastica cresceva e sia perché nel frattempo divenne obbligatoria anche la Scuola Media e le sue prime classi dovettero prendere po-sto nella vecchia struttura fino a quando nel 1981 venne inaugurata l’attuale Scuola Media. Dovete sapere che prima di tale obbligo esisteva per i nostri nonni anche la classe “Sesta Elementare”: per chi non andava a lavorare nei campi si trattava di approfondire alcune nozioni di quinta ed apprendere nuovi mestieri. I maschi imparavano ad usare la lima e la sega mentre le femmine imparavano a ricamare e lavorare a maglia; si frequentava presso le suore Dorotee nella loro sede. Da allora la nostra attuale Scuola Elementare ha avuto ben due ampliamenti: il primo riguarda la parte verso la mensa ed il secondo, molto recente, riguarda la parte sopraelevata verso Viale Caccianiga.